giovedì 2 febbraio 2012

“San Martino”, racconto di penna, di cuore e d’immagini dalle parti di Como da Lucia Volpi



Non avrebbe piu visto le mucche quando si fermavano a bere nella pozza d'acqua

La bimba aveva i capelli castani, la pelle chiara e le lentiggini sul naso. A differenza delle sorelle, non era molto condiscendente e per questo sua madre la rimproverava spesso...

A breve sarebbe stato San Martino, il patrono del paese, e come ogni anno, si sarebbe svolta la festa in piazza con la banda che arrivava da fuori. In quel piccolo paese di montagna, il giorno di San Martino non era solo festa, “Fàa Sàn Martín” voleva dire trasferirsi, e questo avveniva quasi sempre l'undici di novembre, perché si rinnovavano i contratti di affitto dei terreni dei contadini, lo stesso giorno in cui la chiesa ricorda San Martino.



Il pensiero che non avrebbe più sentito la voce del fiume passando sul ponte la tormentava

Ogni anno, in quel giorno, in quel paese, diverse famiglie si trasferivano in altre parti d' Italia dove la vita era meno dura, questa volta sarebbe toccato alla famiglia della bambina “fàa Sàn Martin”.

La bimba non voleva lasciare il paese, per lei non sarebbe stato un giorno di festa e non le sarebbe bastata la storia del Santo che tagliò il suo mantello per darne metà al poverello seminudo a consolarla. Ella, non accettava l'idea di non vedere le montagne al risveglio, di non attraversare il ruscello per andare a scuola e non sentirlo rumoreggiare quando era in piena.



Chissà se avrebbe fatto ancora quelle scalette per andare al paese




Mancavano pochi giorni al trasloco ed erano giornate fredde e piovigginose, La bambina teneva il broncio, la mamma cercò di rassicurarla e di aiutarla a comprendere che a volte il lavoro e la famiglia inducono a scelte ardue, ma necessarie.

In quella casa si attendeva l'estate di San Martino, perchè mai come quell'anno avevano sofferto tanto freddo.



San Martino, dalle cascine a monte si scende a valle... La bimba guardava tristemente le mucche scendere dagli alpeggi

Nessun commento:

Posta un commento