lunedì 6 febbraio 2012

“La strada” [ racconto in prima persona dedicato a ... una notte in tono argenteo ] di Claudio Arzani

Strada lunga e deserta, di Dino Barbieri

Una strada secondaria, che unisce la periferia della città alle prime pendici collinari tra sinuose curve, filari di piante, canali d’irrigazione, un paese importante, diverse fattorie.
Ai margini di quella strada siamo diventati adulti con Giuliana, poi i nostri errori hanno voluto si prendessero sentieri diversi. Ma la strada è rimasta nella mia vita: quando si profilava un bivio spesso è capitato di tornare lungo quella striscia d’asfalto, magari all’imbrunire guidando verso l’infinito. Oppure nella nebbia, nel mondo immerso nell’ovatta del grigio che tutto cancella.
Anche quella sera l’auto indirizzava i fari verso i primi chilometri, il rettilineo fino alla casa agricola che costituisce il bivio per l’unico paese di rilievo. Cullato dai pensieri in bilico tra passato e domani sconosciuto, mi sono fermato in uno spiazzo.
No, non avevamo fatto l’amore, io e Giuliana, in quel punto. Da lì bisognava lasciare la strada, prendere a destra, superare una cava di ghiaia e s’arrivava nei pressi del fiume, in una boschina di zona golenale. Era poetico, in quel punto, con lo scorrere dell’acqua.
Ricordi lontani, di un’altra vita, passata.
Il presente era quella notte di luna, con la campagna illuminata d’un tono argenteo. Camminavo lungo il ciglio, badando a non scivolare nel canale d’irrigazione, con il cuore ad inseguire interrogativi.
Non c’era un motivo per cui dovessi fermarmi in quel punto, non c’era motivo per cui dovessi alzare gli occhi verso l’altra parte della strada. Nel buio la luna sembrava illuminare proprio quei due giunchi. Una brezza leggera li avvolse, uno dei due chinò leggermente verso l’altro, fu come se le foglie dell’uno prendessero l’altre per mano.
La strada aveva parlato: sì, quella donna, conosciuta poche settimane prima …


Un “gioco” datato gennaio 2008 su invito di Barbara Garlaschelli: scrivere un racconto breve, contenuto nello spazio di una pagina dattiloscritta, riferito ad un fatto reale oppure ad una storia di fantasia ma comunque scritto in prima persona. Così nasce “la strada” che, nella sua prima versione, è appunto pubblicato nel blog di Barbara.

Tramonto nei boschi, di Dino Barbieri

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